Il quaderno di Sara è un film dello spagnolo Norberto Lopez Amado, uscito nel 2018 e che è possibile vedere su Netflix (che lo ha anche co-prodotto). E' un film che riprende (e vi era a mio avviso un gran bisogno di farlo) alcuni temi delicati quali quelli dei bambini soldato in Africa (un dramma senza eguali che troppo spesso viene dimenticato) e quello delle guerre fatte, anche con l'uso di questi soldati, per lo sfruttamento delle ricchezze del sottosuolo (in questo caso della columbite-tantalite, più comunemente noto come coltan) in un area, quale quella della Repubblica Democratica del Congo, che qualcuno non ha esitato a definire, per la ricchezza del sottosuolo, uno "scandalo geologico".
Il film racconta una storia semplice nella sua drammaticità. Quella di un'avvocato spagnolo, Claudia, sicuramente ingenua e sprovveduta, che si mette alla ricerca della sorella Sara, un medico, un'idealista che ha messo l'Africa in cime alle priorità della propria esistenza e di cui da tempo non si avevano più notizie.
Il regista, pur a fronte di un tema delicato e orrendo per la sua realtà, affronta la questione con il giusto tatto: raccontando, anche nel dettaglio (talora con qualche semplificazione, utile a non perdere il filo del discorso) le situazioni senza lasciarsi andare in, a volte inutili, pugnalate al cuore per lo spettatore. Certo, senza risparmiare la narrazione e il dramma che molti di noi, da questo lato del mondo, non sanno neppure immaginare.
Il film che ufficialmente si svolge nel Kivu (secondo molti uno dei luoghi del pianeta dove la vita di un essere umano vale meno) ma, che in realtà è girato in Uganda (e in parte alle Canarie), ha anche il pregio di mostrare allo spettatore come quell'area del Pianeta oltre ad essere quanto di più simile all'inferno possiamo incontrare è anche, per la bellezza e l'intensità della sua natura, quanto di più simile al paradiso.
Ecco il trailer del film : https://www.youtube.com/watch?v=brjhVjts4SA
Ecco il trailer del film : https://www.youtube.com/watch?v=brjhVjts4SA
E' proprio attraverso il quaderno di appunti di Sara, che farà una coraggiosissima scelta di rimanere comunque in Africa, anche tra i crudeli "signori della guerra", convinta com'era che le cose debbano essere vissute da dentro, che la sorella Laura uscirà da quel distacco quasi ovattato del suo mondo per immergersi anch'essa in un attivismo più concreto.
E' un film che vale la pena guardare perché aiuta a comprendere.
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