La musica in Africa scorre assieme alla vita. Non vi è momento - allegro o triste- in qualsiasi angolo del continente, che non sia accompagnato dal suono e spesso dalla danza. La musica è un elemento centrale della cultura dei popoli, e rappresenta un elemento di alto valore sociale e religioso. In un continente dove ancora oggi sono presenti un'enorme varietà di popoli, con storie, lingue e culture diverse, molti dei quali tramandano da generazioni e in modo orale le proprie tradizioni, la musica non può che essersi sviluppata in modo estremamente eterogeneo.
Così come, in modo diverso, si sono sviluppati gli strumenti musicali con cui produrre i suoni. Strumenti che traevano, e ancora traggono, origine da prodotti che la terra e la natura offrivano e che l'uomo modellava con arte e maestria. Zucche, pelli di animali, corni, conchiglie, ragnatele, alberi e arbusti venivano utilizzati per realizzare straordinari suoni.
Oggi molti strumenti sono stati modificati con l'introduzione di materiali della modernità (metalli lavorati, plastica, carta).
Con questa sezione cercherò di presentare - da non musicista - gli strumenti musicali africani, alcuni dei quali sono oggi conosciuti nella world music, altri ancora un pò misteriosi.
Gli etnomusicologi classificano gli strumenti della tradizione in 4 differenti e grandi categorie: idiofoni (suoni prodotti senza particolari ausili), membranofoni (suoni prodotti da membrane battute con mani o altri oggetti), cordofoni (suoni prodotti da corde) e aerofoni (suono prodotto dal fiato).
Ecco i post di Sancara dei singoli strumenti
Ecco i post di Sancara dei singoli strumenti
1 commento:
bel sito, mi è stato di gran aiuto.Grazie!
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